Sella dei generali

Montiamo in Sella…

La Sella dei Generali è un altopiano suggestivo, divertente da raggiungere, attraverso una strada ricca di curve e tornanti, in alcuni tratti leggermente stretta, che si inerpica fino a un’altezza di circa 1.200 metri s.l.m. per farci immergere in un paesaggio dalle sfumature quasi lunari da cui è possibile apprezzare appieno un’apertissima vista panoramica sulla Val Trebbia e sulla Val Nure

Il video racconto

Sulle note dei Depeche Mode, nel video di oggi provo a raccontarvi questo bellissimo tratto di strada che va dalla SS45 al Passo Santa Barbara, passando per l’abitato di Coli (PC). Un giretto che, in questa occasione, ho fatto insieme a Claudione “sicilian viking” e alla nostra guest star finlandese Jerry “the original viking”. Non era la mia prima volta sulla Sella dei Generali: una piacevole scoperta per la quale devo ringraziare il buon Fabione di Bikers Liguria che me l’ha fatta conoscere. Da allora è diventata per me un passaggio quasi obbligato, da aggiungere rigorosamente agli itinerari ogni volta che macino strada lungo la SS45, a maggior ragione se in gruppo ci sono biker che non l’hanno mai percorsa.

Come raggiungere la Sella dei Generali

Punto di partenza la sempre mitica SS45. Chi come noi proviene dal mare, troverà il bivio per ColiSP16 sulla propria destra, circa un chilometro e mezzo prima di raggiungere il borgo medievale di Bobbio. Attraversato il ponte sul Trebbia iniziamo la nostra salita fino a superare l’abitato di Coli, da cui proseguiamo seguendo le indicazioni per Peli, svoltando a sinistra e proseguendo per altri tre chilometri. Non vi preoccupate: lungo il percorso troverete i cartelli di indicazione turistica marroni che indicano la direzione della Sella dei Generali.

Come alternativa si può raggiungere la Sella anche passando da Perino, in direzione di Bettola e del Passo del Cerro. Abbandonata la SP39 prima del ponte, proseguiamo per altri 2 km prima di girare a destra al cartello Villanova/Aglio e passare attraverso il bosco. Al bivio con la strada da Mareto, teniamo la destra fino a Pradovera. Da qui in poi la strada prosegue per altri 3 Km fino al Passo Santa Barbara, dove svoltiamo a sinistra per attraversare l’altopiano e raggiungere la Sella.

Sella dei Generali: Galleria

Perché si chiama Sella dei Generali?

Me lo son chiesto anch’io. Dopo una rapida ricerca ho trovato una interessante spiegazione sul sito lavalledellefavole.com che vi consiglio di visitare per maggiori informazioni paesaggistiche e naturalistiche.

Il signor Sandro, un abitante del piccolo borgo di Agnelli, distante pochi chilometri, mi risponde con sicurezza: “Si chiama così perché, da qui, i generali supervisionavano delle esercitazioni militari”. Esercitazioni militari?

Sì, lui ricorda bene. Quand’era bambino, ricorda che sparavano con i mortai sul Monte Aserei e controllavano tutto da lì. Durante queste esercitazioni, veniva chiesto alle famiglie della zona di evacuare le case per alcune ore, rifugiandosi nei paesi vicini. Il signor Sandro lo ricorda come un momento felice perché poteva scendere nei boschi con il bestiame e giocare.

In realtà, non si conosce con certezza l’origine del nome. Si sa però che questa zona è sempre stata un territorio di transito e, durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, vi si nascondevano armi.

Fonte: https://lavalledellefavole.com/la-sella-dei-generali-e-la-fioritura-delle-orchidee/

Il nostro itinerario completo

Anche se in questo post parlo della Sella dei Generali, il nostro itinerario è stato ovviamente ben più ampio. Ritrovatici a Recco (GE) in tarda mattinata, abbiamo iniziato il nostro giretto domenicale dirigendoci verso Uscio e Salto per poi raggiungere e attraversare la Val Fontanabuona fino a intersecare la SS45.

Dopo una breve pausa caffè al Bar La Collinetta di Sottocolle (vedi il video qui sopra), storico luogo di ritrovo per motociclisti di ogni età, abbiamo proseguito la nostra gita alla volta della Sella. Dopo aver raggiunto la nostra destinazione, abbiamo proseguito per la strada nel bosco che conduce a Pradovera, quindi in direzione Farini da cui approcciare il Passo Zovallo per poi puntare nuovamente al mare. Come? Svalicando l’Appennino ligure al vicino Passo del Tomarlo. Raggiunte Santo Stefano d’Aveto e Rezzoaglio, abbiamo optato poi per il Passo della Scoglina. Rieccoci così in Val Fontanabuona, ormai a una manciata di minuti da casa, ma la nostra perenne fame di curve (nonostante qualche piccolo inghippo al freno posteriore del buon Claudione) non era ancora appagata e allora ecco l’ultima deviazione di giornata lungo la stretta e tortuosa strada della Spinarola che abbiamo percorso in serata, quando ormai il buio aveva fatto capolino.

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tme

Giornalista, fotografo e motociclista. Il connubio ideale? Unire le tre passioni raccontando i miei giri in moto. Peccato però che non sia il mio lavoro

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