Nato a Barbagelata – piccola frazione del comune di Lorsica (GE) a quota 1.100 metri s.l.m. – il Belinentreffen è un appuntamento invernale all’insegna dello stare insieme e della solidarietà (il ricavato viene devoluto in beneficenza).
Ideato da un gruppo di amici – che un po’ per goliardia e un po’ per scimmiottare i motoraduni più celebri hanno saputo coniare un nome in grado di esprimere tutta la genovesità dell’organizzazione – è cresciuto rapidamente passando dai 200 partecipanti al raduno di debutto, ad oltre un migliaio di presenze, nel 2019, alla sua quarta edizione. L’anno seguente l’ultimo appuntamento in quel di Barbagelata, poi – dopo un anno di pausa forzata sotto le restrizioni della gestione Covid – la due giorni di festa è migrata nel 2022 nella vicina Montebruno dove, complici i maggiori spazi disponibili, ha continuato a crescere fino all’ottava edizione, nel 2024.
ATTENZIONE: Ennesimo trasferimento in vista della nona edizione quando il Belinentreffen traslocherà a Santo Stefano d’Aveto.
La nostra rotta per il Belinetreffen
Alla partenza da Rapallo avremmo dovuto essere una dozzina di moto, ma la pioggia prevista per la giornata ha tristemente falcidiato il gruppo. Con congruo anticipo mi presento al punto di ritrovo: nessuna moto all’orizzonte, eppure… riconosco i volti di chi avrebbe dovuto prendere parte al motogiro domenicale.
– Teo, non ti hanno avvisato? Andiamo in macchina! Se vuoi abbiamo un posto…
– Ehi, non scherziamo! – replico io – Stiamo andando a un motoraduno, mica al bingo!
Per carità il cielo era nero e non prometteva nulla di buono, ma anche fosse venuta giù acqua come le mele avevo in valigia un cambio d’abito e il mio kit antipioggia. Fortunatamente pochi minuti più tardi ci raggiunge un altro temerario, anch’egli stupito dalla decisione del gruppo. È bastato uno sguardo per dirci senza aprir bocca: “Partiamo!”.
La meta sarebbe stata anche più vicina, ma non vorrai mica negarti il piacere di due curve… E così, senza calcar troppo sulla manetta del gas, seguo la mia guida e iniziamo la nostra marcia di avvicinamento lungo la provinciale del Monte Cornua per poi svalicare in Val Fontanabuona e imboccare a Bargagli l’onnipresente SS45 della Val Trebbia fino a Montebruno.
Alcune immagini del Belinentreffen
Sotto il tendone, tra musica balli e vin brulè, incontro amici di strada che non vedevo da tempo. All’ingresso della struttura però un’interminabile coda per le iscrizioni e per il rancho. Nessun problema, avevamo prenotato un ristorante a poca distanza. Così scendiamo sul prato passando in rassegna le centinaia di moto che continuavano ad arrivare al raduno. Poi, gas a martello, ci lanciamo verso il ristorante in località Due Ponti dove troviamo – se mai fosse possibile – ancor più centauri che al raduno.
Il tempo ancora regge, ma il buio sta inesorabilmente incombendo. Così niente rientro al raduno, niente lotteria, niente festa, ma nuove curve da affrontare. Decidiamo di svalicare attraverso il Passo del Portello che collega l’alta Val Trebbia con la Val Fontanabuona tra i comuni di Torriglia e Neirone. Da qui l’ultima manciata di curve attraverso il Passo della Crocetta che ci riporterà alla base.