ANTEFATTO: Da quando ho acquistato la mia nuova bimba – una splendida Nikon D700 – mi si sono spalancate le porte su un mondo nuovo, entusiasmante, tutto da scoprire. Così, messo da parte il mio vecchio corredo Sony/Minolta, ho iniziato a leggere manuali, chiedere consigli agli esperti e a consultare decine di siti web specializzati.
Il primo attimo di smarrimento l’ho avuto sfogliando i cataloghi dell’usato alla ricerca di obiettivi da acquistare. Un’intricata pletora di sigle misteriose tra cui destreggiarsi. Come fare? Urgeva consultare Google! Ed ecco comparire dinnanzi ai miei occhi un interessante articolo di Maurizio Firmani: Obiettivi Nikon, un oceano di sigle e una storia di (apparente) compatibilità.
Curioso come una scimmia, non mi sono limitato a leggerne i contenuti, ma ho iniziato a cliccare sui vari link alla ricerca di fino a quando m’imbatto in lui… LA BESTIA!
AI Zoom-Nikkor 1200-1700mm f/5.6-8P IF-ED
DISCLAIMER. Sia chiaro: non conosco direttamente quest’ottica – non l’ho neppure mai vista dal vivo – e soprattutto non ho alcuna velleità di fornire una spiegazione tecnica completa e dettagliata. Mi limito semplicemente a riassumere informazioni e curiosità reperite via web (da fonti per lo più attendibili).
La grande mamma dei supertele
Se già dalla prima immagine se ne potevano intuire le mastodontiche dimensioni, contestualizzarlo sul campo rende tutto mostruosamente più evidente! Si tratta del più grande zoom mai prodotto da Nikon, nato nel 1990 per spiazzare la concorrenza durante i servizi fotografici al Koshien Stadium, dove era necessario effettuare primi piani ad una distanza di circa 130 metri.
Un’ottica estremamente rara (realizzata per pochi intimi esclusivamente su ordinazione), dai grandi numeri (peso: 16 chilogrammi, lunghezza: 888 mm, diametro: 237 mm) e dai costi proibitivi (stimati intorno agli 88.000 dollari americani).
Un pezzo da collezione che l’avvento del digitale, ed in particolare delle alte risoluzioni con le relative possibilità di ritaglio, ha fatto presto dimenticare. Evidentemente non a tutti…
Non solo Nikon lo ha doverosamente inserito nella sezione ‘Recollections‘ (tecnologie importanti, macchine e obiettivi campioni di vendite, pezzi unici…) del suo sito, ma proprio con questa lente, sotto gli occhi esterrefatti delle troupe giornalistiche di tutto il mondo, il fotografo Dylan Martinez dell’agenzia Reuters ha voluto ritrarre – a marzo 2013 in Piazza San Pietro – la prima apparizione pubblica di Papa Francesco dal celeberrimo loggiato vaticano. (Se e quando troverò i suoi scatti inserirò il link).
Sbalorditivo? Si, ma a questo punto sorge la curiosità di vederlo all’opera…
Eccolo! Nelle immagini seguenti possiamo finalmente gustarci la notevole portata dello zoom tenendo presente che tutti e tre gli scatti sono stati immortalati da una distanza di 130 metri.
Il primo con una focale di 50mm. L’immagine in basso a sinistra con lo zoom impostato su una focale di 1200mm (da notare che la distanza tra le due modelle è di 18 metri) e infine, la terza foto, in basso a destra, con la focale di 1700mm.
tremendamente ESAGERATO !!